Le ore dopo la tua partenza sono così plumbee Cominciano sempre troppo presto a trascinare I rampini a artigliare il letto della mancanza Svellendo le ossa I vecchi amori Di occhi come i tuoi Orbite già riempite Di occhi COME I TUOI Svellendo LE OSSA Tutto è sempre meglio troppo presto che mai Il nero spruzzato Il nero bisogno spruzzato sulle loro facce Di nuovo dicendo nove giorni mai fecero Galleggiare l'amato Né nove mesi né nove vite Né nove mesi né NOVE VITE Di nuovo dicendo Se non mi insegni non imparerò Di nuovo dicendo Anche per le ultime volte C'è un'ultima volta Ultima volta per mendicare Ultime volte di amare Di sapere di non sapere fingere U'ultima (volta) Anche per le ultime volte di dire SE NON MI AMI NON SARO' AMATO SE NON TI AMO NON AMERO' (Da Enueg, II) SUDANDO COME UN GIUDA STANCO DI MORIRE STANCO DEI POLIZIOTTI I PIEDI NELLA MARMELLATA TRASPIRANDO PROFUSAMENTE IL CUORE IN MARMELLATA FUMO PiU' FRUTTA... HAAA... IL VECCHIO CUORE IL VECCHIO CUORE GUARDANDO STUPITO I TULIPANI DELLA SERA I TULIPANI VERDI BRILLANTI ALL'ANGOLO COME UN ANTRACE TROPPO TARDI PER RISCHIARARE IL CIELO IL SOPRATTONO LA FACCIA PERO' PERO' TI ASSICURO E la faccia si disfa timidamente Troppo tardi per rabbuiare il cielo Arrossendo via nella sera Rabbrividendo via come una gaffe E la faccia si disfa timidamente.