Culi e coscienze, bambola, li muovo Come fili a marionette, se vuoi portarmi al limite della pazienza Limita la mia creatività mentre sgusciamo dentro un vicolo Un frè ha l'ultima scitta, io non l'ho mai visto brillo, no Pensa che gli alberi guardano anni la stessa scena Cambiano facce e ricordi, cambiamo noi, non ti accorgi Che siamo pezzi di notte, scritti su pezzi di carta No merde dentro al mio angolo Sto nello spazio, frè, non va il Wi-Fi Mare di serpi, tutte uguali, tu metti le squame Facce di merda ne ho viste per così, non mi do più limiti Mi vedi giù e mi dirai "Sela, stand up", hello Mio frè non ha le mappe lunghe, ma farà un castello Così grande che possiamo dormirci dentro Il mondo ce l'ha fra le mani chi non si accontenta Mi sto cercando e forse mi trovo E in fondo chi nasce quadrato, frè, non muore tondo Ma vuoi tenermi a terra mentre tendo a volare Taglierò il filo e farò un salto nell'aria Oggi mi sento grande, sono una formica E vuoi schiacciarmi sotto i piedi, farò resistenza Ho resistito a lungo dal guardarmi dentro Perché mi sento sbagliato quasi sempre, ovunque È musica dal niente, nasce per sentirsi vivi Cresce come il malcontento, come erbacce nei cortili Finché il malcontento è troppo e non lo puoi più contenere Scenderà la gente in strada a farsi giustizia da sola "Sela, stand up", hello Mio frè non ha le mappe lunghe ma ha fatto un castello E l'ha bruciato con due grammi di speranza dentro Amare, andare a mani nude contro mare e vento GE, movimento "Sela, stand up", hello Mio frè non ha le mappe lunghe ma farà un castello Così grande che possiamo dormirci dentro Il mondo ce l'ha fra le mani chi non si accontenta Mi sto cercando e forse mi trovo E in fondo chi nasce quadrato, frè', non muore tondo Ma vuoi tenermi a terra mentre tendo a volare Taglierò il filo e farò un salto nell'aria