Hai sempre scelto male gli occhi a cui voler piacere O forse non sopporti di averne su di te Mentivi oppure non sapevi bene come illudere E gli anni che hai svuotato dentro preservativi e perso il conto E il tempo sembrava immobile Correva più di te che recitava meglio la parte del re La ruota gira e il carro del vincitore ormai sembra non reggervi più Nel fango hai costruito un castello che non crolla più Non hai trovato mai la fila ai bagni di umiltà Ti fidi di una medicina che non ti servirà A respirare in questa busta lucida di plastica Si accumula il ritardo delle tue risposte pronte Graffiti sulla fronte con troppe lettere Da riordinare in un momento, fermo in mezzo a un autoscontro La ruota gira e il carro del vincitore ormai sembra non reggervi più Nel fango hai costruito un castello che non crolla più Il carro del vincitore ormai sembra non reggervi più Nel fango hai costruito un castello che non crolla più Mai più