Cambierai, mentre cadono divieti e teste E si allineano pianeti e le posizioni incerte Dei pennivendoli sul trono, che ne sanno più di te, su di te Non importa che sia vero o falso, Che sian state le tue gambe a correre. Tu avevi vent'anni, i fianchi più grandi, di quelli che mortificherai Per un tailleur da donna in carriera, per il briefing della sera Dove a tutti mostrerai di avere le palle e un Istinto assassino più forte di quello materno. Cambierai, come solamente tu sai fare, la pelle non è più Quella che consideravo mia, ogni angolo era noto Alla lingua al mio palato, se niente mai c'è stato Gioca ancora la doppia coppia di labbra, tanto vinci comunque Contra una scala di niente, contro un colore difforme Contro una carta sola, la mia, Contro qualunque cosa sia la normalità. Eccola Lo so, lo so che sopravviverò. Ma non oggi. Lo so, lo so che è solo un attimo, ma che Dio mi bruci così. E vaffanculo alla mie mani che non ti ricordano più E vaffanculo ai miei polmoni che non ti respirano più. Lo so, lo so che sopravviverò. Ma non oggi. Lo so, lo so che è solo un attimo, ma che Dio mi bruci così. E vaffanculo alla mie mani che non ti ricordano più E vaffanculo ai tutti i piani fatti per te, su te.