A chi offre massaggi o cura tutti i mali A quelli sempre in onda sulle TV locali A quello che ci tiene alla purezza della lingua A quello che ha paura che la nutria si estingua A chi ha da far la spesa ma non molla mai il carrello A chi fa carità, a chi va in pellegrinaggio A quelli che non sanno mai decidersi a partire A quello che è arrivato e ora si è pentito A chi coltiva l'orto dietro al capannone A chi ha il marito a carico e in fabbrica ha un padrone A chi ha paura degli zingari e sta chiuso in casa sua A chi una zona industriale gli mette allegria A quelli che ripetono: "Xe tutta una busa" A quelli "Viva Mao", a quelli "Forza Usa" A quelli in imbarazzo perché c'è la protesta A quelli con il caccia che gli sfreccia sulla testa A quelli sciolti in coda sulla jesolana A chi bussa in sindacato il fine settimana A quelli che non ne possono più di far le scale A quelli in auto blu, 180 in tangenziale A chi ne ha abbastanza di stare sul muletto A chi è sceso in piazza perché la famiglia è tutto A chi non festeggia la liberazione A chi "Tutti a Trieste, ore 10 in stazione" Volgi il tuo sorriso, madre nostra, signora delle antenne Volgi il tuo sorriso, madre nostra, signora delle antenne A chi dice: "Il guadagno va tre quarti allo stato" A chi Orwell l'ha letto, a chi se l'è scordato A quello con la tesi sullo stato di diritto A chi ama il radicchio, a chi vuole lo sceriffo A chi dice: "Da 'sta fogna vorrei tanto andar via" A quelli che si fanno una striscia in compagnia A quello con la ditta che cambia spesso di sede A quella innamorata, a quella sul marciapiede A quella che mi ha detto: "I negri sanno odore" A chi non l'ha mai avuta la benzina nel trattore A quelli che al mercato parlano bene dei figli A quello che vorrebbe vestirli da conigli A quelli che sbadigliano in consiglio comunale A chi le vuole in carne e universitarie A chi all'aperitivo conosce le ragazze A chi ha ordinato lo spritzetto, a chi ha pagato le tasse A chi offre da bere perché ha passato l'esame A chi è in fila per pisciare, a chi aspetta in ospedale A chi fa la fortuna della telefonia A chi ha messo in rete il filmino della zia A chi addenta un kebab, a chi ha la sciarpa di seta A chi mangia un'insalata o va sui colli in bicicletta A chi dice che in banca sono ladri sfrontati A chi ha bisogno di contanti, a chi ha i figli sistemati Volgi il tuo sorriso, madre nostra, signora delle antenne Volgi il tuo sorriso, madre nostra, signora delle antenne A chi manda SMS alla trasmissione A chi vuole indietro l'Istria, a chi fa rivoluzione A chi alleva gli struzzi e a chi vorrebbe il leone A chi manda avanti gli altri a occupare il capannone A chi scopre di avere una figlia ambientalista A chi "piuttosto che" e a chi "meglio comunista" A quello che ti dice "Ci vuol moderazione" A chi ha investito un immigrato, a chi è nato in meridione A chi si sveglia in ansia per le vocazioni A chi aumenta con piacere le proprie esportazioni A quelli che ce l'hanno un santo su in regione A chi si scandalizza, a chi aspetta la pensione A chi è roso dal rancore, a chi ti prende per il sedere A chi il vescovo gli insegna le buone maniere A chi va a lavorare, a chi prende il vaporetto A chi entra in teatro e non paga mai il biglietto