Kishore Kumar Hits

Uochi Toki - Televisore текст песни

Исполнитель: Uochi Toki

альбом: Vocapatch


Piove, governo ladro.
Uochi Toki: siamo il governo.
Nella famiglia forse siamo il fattorino che consegna la pizza.
Faccenda sporca, il timpano, l'organo che ascolta è una merda.
Il timpano, tamburo pensiamo che serva con l'organo.
Concerto polifonico di timpano, organo e pizza: bella lì!
Gesti di stizza, pesti a destra e a manca,
Rappresento inutilità, nullità, come paperino che si incazza. (
Quack!
Quack!
Quack!)
Niente rullante e cassa, solo cassa.
Adesso basta!
Sono in un lager con il mio Huckleberry Finn, hacker, la guerre,
L'amour, deturpa, usurpa, usucapione, campione, campione,
Cappone, ponetemeli innanzi,
Innalzi gli occhi e intravedi solo avanzi.
È quel che siamo: stronzi.
Progressivo salto nel budino.
Sempre più attratto dal fegato consono e discontinuo,
Scopino del cesso, cesso, c'è solo un modo:
C'è solo il brodo del brodo del brodo del brodo del
Brodo del brodo del brodo del brodo del brodo dell'anatra.
Avanti il carro.
Dietro il bue e l'
Asinelli.
La torre casca: PEM!!
Macinato fresco di bue, due chili di corna, zoccoli e labbra.
Ma cosa pensi?
Sottile metafora sessuale?
Ma ti pare???
Smetto di parlare quando vuole,
Se riesco a capire cosa mi dice Paolo Scirez,
Personaggio inventato per creare una
Illusione di conoscenza di materie a te proibite.
Suppongo.
Sul pongo niente da dire.
Ci gioco or ora, non me lo puoi impedire.
Solo io mi impedisco, l'impedito, debole,
Decadent vs Ubermensch,
Divora chili di pizza, ti hanno ingannato, bel bastardo.
Io non vivo: perdo tempo 48 ore al giorno.
È già giorno.
Eh già: giorno.
Fatto.
Giorno fatto, notte fatta,
Non è affatto notte come queste non
Sono affatto parole ignote (per me).
Elitarismo?
No, se capita frequento,
Però di regola non recinto, ti osteggio da vicino a Casteggio.
Amareggio me stesso,
Sei forte come Artax, lanci il fuoco del meriggio.
Io sorseggio il succo, guardo lo schermo,
Sei bello come l'autore del fu Mattia Pascal: così è se vi pare.
Posso solo continuare a...
Respirare.
In piedi sulle mine, salsicce, salsicce, salsicce,
Flusso di coscienza, basta testi di denuncia,
Arrivo a vivere in Casale Monferrato, sparo un colpo in aria,
Uno a te stesso, sul vetro scivolo, come non mai,
Come non mi hai detto che tuo zio è un giocoliere, è scivoloso, lo so,
Lo so, lo so, lo so, lo sospettavo, faccio il testo senza motivo,
Adesso, ma chi se ne frega,
Però alla fine ti stiro la tua cupola di sottotetti e sottotenenti,
Insomma, di solito no,
Però ci sono momenti in cui esco, disegno,
Grido ti guardo e vorrei che tu morissi.
Fico secco, uva passa.
A volte penso di morire e lo scrivo non in metrica,
Perché racchiudere il concetto di nulla in dei bei versi lo fai tu.
Io invece no, io invece no, io invece no, io invece no...

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