La notte mi attirò Tra le sue braccia Con impeto accecante di bellezza Da un trampolino con un doppio salto Precipitai nell'occhio blu cobalto In un caleidoscopio le visioni di scomposero E poi si ricomposero in nuove geometrie Seguimi abbandonati a questa musica Apri quella porta ed entra dentro l'officina del fantastico Senti la tua coscienza che si moltiplica Qui si costruiscono illusioni e i meccanismi della fantasia Al di là del divino e il profano Così mi ritrovai a camminare A ventimila leghe sotto il mare Dove vivono creature dalle squame iridescenti Che si nutrono esclusivamente di poesia Seguimi abbandonati a questa musica Apri quella porta ed entra dentro l'officina del fantastico Senti la tua coscienza che si moltiplica Qui si costruiscono illusioni e i meccanismi della fantasia Al di là del divino e il profano Senti la tua coscienza che si moltiplica Qui si costruiscono illusioni e i meccanismi della fantasia Al di là del divino e il profano