(Eva, la mamma, come sempre piange nella camera) (Adamo non c'è) Aveva un taxi nero che andava col metano Con una riga verde allo chassis La notte posteggiava nel centro di Milano Cercando di scordare il suo dolor Era un taxista con la mamma vedova E un fratellastro biondo senza scrupoli Ladro di ruote di scorta di micromotore Che poi vendeva per fare la vita del signore Mentre la mamma prega nella camera Il figlio suo percorre la metropoli Fonda è la notte, ma c'è dei lampioni il chiarore Scoppia la mamma e piange in singhiozzi il motore Il suo fratellastro passò con una donna Dentro al suo tassì Ma mentre l'auto andava, lui gli rubò una gomma Fingendo di parlare dell'amor Era una gomma bianca molto elastica Che lui usava solo la domenica Era una gomma, ma più che una gomma, un ricordo Era il regalo che la mamma gli fece a natal Che natale! Mentre la mamma prega nella camera Ruba la gomma il figlio suo degenere Senza una gomma quel taxi faceva fatica Era in discesa eppure sembrava in salita Il tassista ora ha un dubbio, sospetta dell'inganno Disperato sprona il suo motor Ridotto ad un triciclo, il taxi si ribalta E manda il fratellastro al creator Mentre la mamma prega nella camera Fuori fa freddo e come sempre, nevica Scoppia la gomma e muore anche il figlio normale Per quella gomma che mamma gli diede a natale Per quella gomma che mamma gli diede a natale