L'arte dopo Auschwitz, l'arte dopo Obama Uomini e animali morti, coperti con i giornali Interminabili silenzi della propaganda Tabernacoli di plastica, edicole domestiche Computer, contrafforti, archi rampanti del petrolio Costerà caro ogni petalo calpestato Ai piedi della barricata Banalità del male, ottusità del bene Radio santa vergine, radio vendita di catene Di chiodi, di mordacchie, le solite torture Operazioni a cuore aperto Guerre a cuore chiuso, a pugno chiuso Il maestro cattivo guida all'arrembaggio Dalla casa di Parigi mai costruita Nel deserto questa barricata La prossima volta il fuoco, ma forse è ancora l'acqua La torre è più alta, il paradiso è più lontano Apri la finestra e guarda il mare Le barche dei folli in preghiera I morti, ma anche i vivi, che porta la corrente Alla riva, agli argini più alti Di questa barricata L'ultimo albero è sradicato, questo violino scarnificato Le puttane multinazionali ci volevano annientati Ma io li ho presi questa notte, li ho chiusi dentro il mio violino Questo violino, questo cuore, batte forte Salteranno i loro timpani, rimangeranno la sentenza Noi correremo, liberi e nudi Lontano da questa barricata Accetta questi stracci e le smorfie dell'idiota Queste macerie piene di grazia, questi avamposti Le rovine del mio amore strappate alla notte Mentre il ponte cade, io ti canto la canzone Visione, inno, gioia, filo d'erba Perché un giorno, un giorno possa rimarginarsi Questa barricata