La notte era chiara La luna un grande lume Eurialo e Niso uscirono Dal campo verso il fiume. E scesero dal monte Lo zaino sulle spalle Dovevan far saltare Il ponte a Serravalle. Eurialo era un fornaio E Niso uno studente Scapparono in montagna All'8 di settembre. I boschi già dormivano Ma un gufo li avvisava C'era un posto di blocco In fondo a quella strada. Eurialo disse a Niso Asciugandosi la fronte Ci sono due tedeschi Di guardia sopra il ponte. La neve era caduta E il freddo la induriva Ma avean scarpe di feltro E nessuno li sentiva. Le sentinelle erano Incantate dalla luna Fu facile sorprenderle Tagliandogli la fortuna. Una di loro aveva Una spilla sul mantello Eurialo la raccolse E se la mise sul cappello. La spilla era d'argento Un'aquila imperiale Splendeva nella notte Più di una aurora boreale. Fu così che lo videro I cani e gli aguzzini Che volevan vendicare I camerati uccisi. Eurialo fu bloccato In mezzo a una radura Niso stava nascosto Coperto di paura Eurialo circondarono Coprendolo di sputo A lungo ci giocarono Come fa il gatto col topo. Ma quando vide l'amico Legato intorno ad un ramo Trafitto dai coltelli Come un San Sebastiano Niso dovette uscire Troppo era il furore Quattro ne fece fuori Prima di cadere. E cadde sulla neve Ai piedi dell'amico E cadde anche la luna Nel bosco insanguinato Due alberi fiorirono Vicino al cimitero I fiori erano rossi Sbocciavano d'inverno. La notte era chiara La luna un grande lume Eurialo e Niso uscirono Dal campo verso il fiume.