La restauratrice cammina sicura sui ponteggi E sopra al mio prudente e sciatto primo pomeriggio estivo Seduto a questa scrivania davanti alla finestra, io Mi fingo indaffarato e attendo ansioso il suo ritorno "Vedo che anche tu hai la vita a terra come me Mettiti il costume e ce ne andiamo al mare" Anche nudo partirei, mi dicessi così Ma sono alla mercé dell'immaginazione Non riesci a fare a meno di gettare gli occhi Nelle intimità del prossimo, durante sonnacchiose pause Si accende l'illusione di un possibile suo tiepido interesse Quando lei lascia risplendere un sorriso "Vedo che anche tu hai la vita a terra come me Mettiti il costume e ce ne andiamo al mare" Anche nudo partirei, mi dicessi così Ma sono alla mercé dell'immaginazione Ora pero, credimi, impressionerei più te Di quella pellicola che ci è servita Per ritrarci indaffarati sulle grazie che Reciprocamente appagavamo al caldo "Vedo che anche tu hai la vita a terra come me Mettiti il costume e ce ne andiamo al mare" Anche nudo partirei, mi dicessi così Ma sono alla mercé dell'immaginazione Ora pero, credimi, impressionerei più te Di quella pellicola che ci è servita Per ritrarci indaffarati sulle grazie che Reciprocamente appagavamo al caldo