In un quieto alito di pioggia Fui sorpreso, un tal salto nel buio Mai avevo aperto la porta Che mena al fondo dell'anima Passeggiavo attorno ad una foresta di pietra Con al centro il caos Un tetro gelo di incomprensione Spazzato via dal vento del riso Oltre qui più nulla se Non la luna immensa e tu Hai visto tutto ciò che ero E tutto ciò che desideravo essere Volevo restar solo mille anni Riflettere su quel che ho visto e sentito Vorrei solo poter dimenticare Che nulla è giusto e nulla è sbagliato Giacciono due corpi fianco a fianco Nella nebbia, e non un verbo Chiunque per troppo amore muore Della propria infelicità Nella facilità dell'amore Il miserabile si sente uomo Ora tutto mi è chiaro Che in questa logica non vi è redenzione Oltre qui più nulla se Non la luna immensa e tu Hai visto tutto ciò che ero E tutto ciò che desideravo essere