Come il mare che non smette mai di muoversi Sotto la lastra di ghiaccio, la verità Ha i bordi frastagliati di un iceberg che si scioglie In un irreversibile passaggio di stato. Una Taverna alla fine del mondo Avanza inesorabile e crolla su se stessa. Un tavolino ribaltato piega verso uno Specchio increspato come il male. Nel vetro oscuro la lastra frantumata non riflette più niente. Un mare di tenebra dentro, un gorgo nero, e davanti Noi. Noi amici del conflitto e nemici della guerra. Noi senza divisa che ci siamo rifiutati di militare. Noi che ci siamo visti la nuca. Noi che non abbiamo saputo dire "Noi". Noi, una minoranza che si è aggrappata al Nulla. Noi che combattiamo la tirannia dell'Io. Noi che combattiamo la tirannia del gregge. Noi che abbiamo cercato un'altra posizione Sulla stessa barca e nello stesso tavolino. Dopo il primo passo, oltre la prima soglia, Tutto è già dietro di miglia. Col cuore squarciato dal vuoto, Squarciato dall'assenza (Il vuoto nel cuore nel cuore del vuoto). Si può guardare attraverso, si può andare verso Un Come, un Eppure, un Altrimenti diverso. Nulla è meno probabile, nulla è più necessario. Nulla è meno probabile, nulla è più necessario. Le condizioni cambiano sempre. Bisogna dare forza alle mani, agli occhi, Agire lo Scarto, non accettare niente di meno dell'orrore e del sublime, Misurare le nuove distanze, le condizioni cambiano sempre. Ci sono braccia, gambe e dolore abbastanza per farlo. La Taverna non c'è più, espulsa, buttata via, come una placenta dopo il parto. Il Pendolo è in fiamme, e noi siamo feriti, il vento violento diventa un respiro. Bisogna andare avanti anche se avanti non c'è nulla. Bisogna guardare l'abisso e c'è il rischio di finire a brandelli. E allora? Senti il Suono della Malora. Senti il Suono della Malora. Nulla è meno probabile, nulla è più necessario Dell'ultimo lancio di dadi per imparare a fallire. Nulla è meno probabile, nulla è più necessario Dell'ultimo lancio di dadi per imparare a morire. Non chiederò perché, non chiederò chi, Non chiederò cosa, non chiederò verso dove, Ti chiederò soltanto il Come. Lo sapevamo anche prima, certo, si intende, Lo sapevamo da sempre, ma adesso è a Noi la Scelta.