Quando vedrai le navi in fiamme quello sarà il segnale, Per il momento ascolta il vento, Che aspettare non vuol dire rimandare. Quando vedrai le navi in fiamme sarà giunta l'ora, Ma fino a allora resta fermo, che le navi non ardono ancora. Un fuoco brucia le onde e il mare è fratello maggiore E insegna a usare le correnti a tuo favore. Un passo dopo l'altro, rotolando il masso. Un passo verso l'altro, dall'abisso verso il basso. Nel cammino ascolta il vuoto e accendi un fuoco che bruci in eterno, Che dopo ogni estate c'è sempre l'inferno. Ma è già tardi? Forse no. Ma è già tardi? Forse no. Dal basso verso il basso, rotolando il masso Dal passo dell'Ormai alla rupe dell'Adesso. Ma è già tardi? Forse no. Forse no, nonostante tutto. Dal basso, verso l'altro, passo dopo passo Dal fondo si ripopola l'abisso. I disertori, gli accerchiati e gli appestati, Scoperto il vuoto scelgono un cammino, Portando il fuoco, dentro la notte, sotto la pioggia In mezzo ai rovi e in mezzo alle rovine. E come l'acqua nel suo marciare per non marcire Fra le macerie, non ci si può più fermare. [E fra bruciare ed estinguersi la scelta è bruciare E attraversare il dolore per poter Dire di essere stati una volta vivi] Indifferente filtra la pioggia, scorre l'acqua e non si ferma mai. Allaga la barca, attacca la roccia, scorre, spacca e non si ferma mai. E fino a quando questo fuoco spegnerà la pioggia Un lampo di fuoco colora di sangue la pioggia. Portando quel fuoco in avanti Davanti agli idranti sotto questa pioggia