Nelle foreste del Tibet ogni fuga è il mio cammino E vado via da casa mia – ma quando vedrai le orme sulle neve Penserai "di qui passo, sì, di qui passò Uno strano mostro forse chissà, uno jeti" Un mostro passò, ma certo che passò: mostro misterioso Che l'uomo chiamò uomo. I genitori non li ho più, lecco le ferite e il miele. Fratelli e amici son laggiù: li hanno catturati i cacciatori della bile ma Me ne vado al est, me ne vado al nord Forse l'hai capito che sono un DREMONG... un orso! E faccio razzia e lungo la mia scia Animali e uomini non hanno soccorso! ...Ma me ne vado via... sei più forte tu... Nemmeno nel tuo sogno, no, non tornerò mai più (mai più!) Mi alzo, mi rizzo e in piedi sto Nel sonno del tuo bambino. Per insegnargli la realtà, abito in incubo, ma lui si sveglia E io rimango là! Dremong Sotto il mio cielo che stelle raduna Non vedo più il Mestolo del Miele, Non dormo più nelle Grotte della Luna. Coi morsi no, non stringerò L'uomo che m'ha stretto in una morsa che fa tanto, tanto male, Per cavarmi il fiele. Favo di stelle e mantra indù: Schiudo gli occhi nel torpore Sbarre di gabbie di bambù Geometria del mio terrore e Sangue, tanto sangue D'occhi come i miei. Urli nei frantoi. Ombre cinesi travasano bile gialla. Come dei trofei Della "Chen Gao toy". Infilati in pancia, cateteri metallo. Ora la mia bile puoi trovarla in farmacia O per farti bella all'ombra della mia agonia Ma un'ultima cosa voglio dirtela... Io nasco col collare E so che non mi sbaglio: C'è sempre la luna all'altro capo Del guinzaglio