Il Guastamori nelle notti estive Su una santa barca Perché nell'afa delle stive Pretende di cavarsela Lui fuma sigarette e non ha smesso mai Tranne forse in una occasione È stato quando gli hai offerto l'ultima Davanti al plotone E adesso guarda, guarda le vetrine Incerto se guardare le commesse Oppure se vedere le cugine Che passano riflesse E le cugine in camere d'affitto sole Sole provvisoriamente Toccano col dito un cielo assente Mentre coi piedi toccano il soffitto Ha poi le fronti alte come chiese Come confessionali per stranieri Lo lasciano guardandolo severe Col piffero di ieri Lui però lascia tutto come è stato A parte un cambio di pigiama Perché gli piace tanto sentirsi amato Da parte di chi non lo ama E lui si trova bene nel presepe E passa senza fare niente Attraverso i vuoti a perdere Che la gente chiama "gente" Il Guastamori fissa nell'hotel Della riviera Le gambe delle giovani tenniste Allungarsi come l'ombra della sera Nella hall l'han capito, non è umano Era un solo gioco di prestigio Intanto piove sul pelo del lago E sull'oden grigio Presentazione, sparizione, ricomparsa in fondo È il gioco degli amori Che affascina i bambini da che mondo è mondo E sfianca i genitori Un canarino che scompare poi riappare Che cosa sorprendente Solo che non può essere rimasto uguale Dopo avere attraversato il niente E penso che anche Lazzaro tornato Dal suo jet-lag tombale Preferiva sorridere Piuttosto che parlare Forse siamo noi che siamo fotogrammi All'amo viola La gente non ne ricorda gli intervalli Ed è per questo che si sente sola