La Scimmia Grigia mi compare sulla spalla L'attimo prima che io mi renda conto Che era già un po' che ce l'avevo sulla spalla Ma che a vederla non ero pronto La guardo poco e non mi muovo Indossa un bel gessato Qualcuno deve averglielo regalato Perché lo porta come fosse nuovo La Scimmia Grigia non compare nel cielo Come un angelo di Galilea Anzi, a volte guardiamo la televisione Sprofondando nel divano dell'Ikea La Scimmia Grigia non mi dà fastidio È un animale, diciamo, sociale Tranne quando mi tappa gli occhi per vietarmi Di distinguere il bene e il male Vuole impedirmi, nemmeno fosse Dio L'accesso al frutto della conoscenza Valle a spiegare magari che né lui né io Sappiamo bene la differenza La Scimmia Grigia forse la conosce E non vuole farmela sapere A volte mi scompiglia i capelli Come un'amante, come un parrucchiere La Scimmia Grigia non esiste E d'altra parte non sono io che me la invento Non capisco perché si ostina a seguirmi Con tanto accanimento Lo sguardo azzurro copre l'orizzonte Con gli occhi pieni di malinconia Malinconia delle fabbriche, degli acquitrini Neve lucente, seggiovia Mi sussurra le notizie fresche Sui treni lungo l'Appennino Prima che salgano le scolaresche Tutti col loro telefonino Ed anche i vecchi col telefonino Generazioni prese nella rete Ognuno con la scimmia vicino Qualcuno forse la vede E gli studenti viaggiano in balia Dei mille mondi che tengono stretti E il vagone come per magia Si popola di fischietti Qualche mago del lontano oriente Deve avercela inventata Questa magia che trasforma il treno In una foresta incantata Come l'immagine bionda e calda Che per un attimo mi abbaglia Dell'uccello perso nella boscaglia Che va cercando l'alba