Caro signor ministro Della pubblica istruzione Le scrivo di domenica E non senza emozione Che oggi sia domenica Lo dice il calendario: Oggi lavora solo Chi fa lo straordinario Il fornaio non fa il pane Il droghiere va alla partita L'impiegato non fa nemmeno La punta alla matita E il ragioniere va a caccia E il dottore va al cine Riposano sull'aia Contadini e contadine E i ferrovieri a turno Viaggiano su e giù: Uno fa andare il treno L'altro guarda la Tivù Per me c'è solamente Il turno delle lezioni: Una domenica i verbi E l'altra le frazioni... L'idraulico e il notaio Possono riposare Ma il povero Carletto Ha i compiti da fare Insomma, del suo tempo, ministro Più non abuserò: La legge è uguale per tutti Ma la domenica no