C'è chi dà la colpa Alle piene di primavera Al peso di un grassone Che viaggiava in autocorriera Ma io non mi meraviglio Che il ponte sia crollato Perché l'avevano fatto Di cemento "amato" E invece doveva essere "Armato", s'intende Ma la erre c'è sempre Qualcuno che se la prende Il cemento senza erre (Oppure con l'erre moscia) Fa il pilone deboluccio E l'arcata troppo floscia E in conclusione, il ponte È colato a picco E il ladro di "erre" È diventato ricco: Passeggia per la città E va al mare d'estate In tasca gli tintinnano Le "erre" rubate