Non voglio credere che è sana questa esitazione E che è sbagliato compromettermi senza ragione Quello che sento non deve morire in me perché ci credo Al limite lo metto dentro una canzone Non voglio credere che posso solo bisbigliare Che il tempo esiste solamente, sai, per invecchiare Non voglio credere alla voce di un telegiornale Non voglio credere Non temete Io non sono e non sarò quel che volete Non dovete Non potete Ignorare la mia voce, la mia sete Mi hanno detto di contare prima di parlare Ma è giusto solo se non so quello che devo dire Voglio trovare la mia strada prima di morire Ma come faccio se non so nemmeno dove andare? Ho messo in dubbio i sogni già alle scuole elementari Vuoi fare il cantautore? Saranno cazzi amari Vuoi usare ogni neurone? Saranno cazzi amari Sarai spolpato da un sistema che ci vuole schiavi (tutti) Non temete Io non sono e non sarò quel che volete Non dovete Non potete Ignorare la mia voce, la mia sete E fra i coriandoli di questo assurdo carnevale Non sono una comparsa ma l'attore principale Seguirò il mio istinto consapevole che il vento può cambiare Ma la barca sarò io a guidarla e non la mano di un padrone Che limita, che mi dirige Voglio svegliarmi libero e questo non transige Il potere logora chi non ce l'ha Ma anche chi ne abusa senza onestà Non potete Ignorare la mia voce, la mia sete Non dovete Ignorare la mia voce, la mia voce, la mia voce (la mia voce) Ognuno vuole dire la sua Nascosto dietro ad uno schermo poi compone un'idea Rimane lì Nei secoli dei secoli dei secoli dei secoli Pensieri inavverati come inutili miracoli È corretto avere un'opinione Ma per farla rispettare a volte serve un bastone E tu resta comodo lì Tu resta chiuso al sicuro Che il bastone non è grosso ma andrà bene nel culo Sei un uomo libero, credici Ma quant'è bella la parola "credici" Ci fanno credere che non puoi crederci Ma la mia voce è più forte Dell'identità di un'epoca in cui abbiamo scelto di non viverci Ma la mia voce è più forte Dell'identità di un'epoca in cui abbiamo scelto di non viverci Ma la mia voce è più forte Dell'identità di un'epoca in cui abbiamo scelto di non viverci