Fu una nuvola casuale sul mattino Che colse l'innocenza e la calura Che spinse due ragazzi da un giardino Al riparo dentro a un tetto e quattro mura E lui con le mani circondò i suoi fianchi Dicendo che cercava di asciugarla Lei gli scostò i capelli dalla fronte Lui capì che era il consenso per spogliarla E la pioggia cadeva convinta Sulle cose, sulla gente senza trattenersi più E la pioggia copriva compiacente Testimone di un istante che perdeva le virtù Lì nel chiuso del castello improvvisato Le voci si scambiavano i pensieri I corpi finalmente rivelati E quasi sconosciuti fino a ieri E lui le guardava il seno sollevarsi E le esplorava il corpo gentilmente Lei lo strinse a sè incapace di fermarsi E il timore fu un ricordo solamente E la pioggia cadeva convinta Sulle cose, sulla gente senza trattenersi più E la pioggia copriva compiacente Testimone di un istante che perdeva le virtù Prepotente la dolcezza ritornava A renderli più forti e più sicuri E la stessa forza che li trascinava Li trovò in un nuovo abbraccio più maturi E la pioggia cadeva convinta Sulle cose, sulla gente senza trattenersi più E la pioggia copriva compiacente Testimone di un istante che perdeva le virtù E la pioggia cadeva convinta Sulle cose, sulla gente senza trattenersi più Così la pioggia copriva compiacente Testimone di un istante che perdeva le virtù