Anna, che hai scavalcato le montagne E hai preso a pugni le tue tradizioni Lo so che non è facile il tuo giorno Ma il tuo sentiero è fatto di ragioni I padri han biasimato la tua azione La Chiesa ti ha bollato d'eresia Il cambiamento impone la reazione E adesso sei il nemico e così sia Credo che in certi momenti il cervello non sa più pensare E corre in rifugi da pazzi e non vuole tornare Poi cado coi piedi per terra e scoppiano folgore e tuono Non credo alla vita pacifica, non credo al perdono Adesso quando i medici di turno Rifiuteranno di esserti d'aiuto Perché venne un polacco ad insegnargli Che è più cristiano imporsi col rifiuto Pretenderanno che tu torni indietro E ti costringeranno a partorire Per poi chiamarlo figlio della colpa E tu una Maddalena da pentire Credo che in certi momenti il cervello non sa più pensare E corre in rifugi da pazzi e non vuole tornare Poi cado coi piedi per terra e scoppiano folgore e tuono Non credo alla vita pacifica, non credo al perdono Volevo dedicarti quattro righe Per quanto può valere una canzone Credo che tu abbia fatto qualche cosa Anche se questa è solo un'opinione Che lascerà il tuo segno nella vita E i poveri bigotti reazionari Dovranno fare senza peccatrici Saranno senza scopi umanitari Credo che in certi momenti il cervello non sa più pensare E corre in rifugi da pazzi e non vuole tornare Poi cado coi piedi per terra e scoppiano folgore e tuono Non credo alla vita pacifica, non credo al perdono Credo che in certi momenti il cervello non sa più pensare E corre in rifugi da pazzi e non vuole tornare Poi cado coi piedi per terra e scoppiano folgore e tuono Non credo alla vita pacifica, non credo al perdono