Alta è la luna che risveglia le bestie Si intonano antichi canti e litanie Nel louko del sacro rito ancestrale Il tempio è avvolto da un silenzio spettrale Calan le nebbie tra gli alberi e le fronde D'arcane magie si carica l'aere Nel braciere danzan sfavillanti le fiamme Questo fuoco brucia per te, Oh Angitia Nella terra qualcosa si muove Rapido striscia verso l'altare Solenne la Dea sta per tornare Lo annuncia il sinistro sibilo di serpe Trema la terra, appare in un antro Bellezza divina dal gelido sguardo Di rosso, oro e nero l'avvolge un manto Un unico suo gesto e cala il silenzio Nel cerchio infuocato è al centro l'altare Di mille serpi le teste stan per cadere Angitia, le acque il tuo grido ferma e trattiene La tua voce spoglia i monti e doma le fiere Sei padrona di veleni, erbe e antiche magie Concedi il dono del tuo sapere a chi invoca il tuo nome Noi miseri mortali chini dinnanzi a te Umili offriamo teste e sangue di ofide Che in questa fredda notte a te possan tornare Noi miseri mortali chini dinnanzi a te Preghiamo o potente Dea di queste vaste terre Rendici da veleni e morte immuni e vinceremo per te