I moralisti si tappino le orecchie Non si scandalizzino le signorine perbene Mi hanno detto sarai madre Sarai sposa, sarai donna Ma la mia rivolta comincia da qui Dalla famiglia e dalla natura Io non amo i mariti, amo solo i corpi Amo il piacere e amo l'amore E chiamatemi pazza Chiamatemi troia e perversa Sono vecchi nomi che non mi commuovono più E chiamatemi pazza Chiamatemi troia e perversa Sono vecchi nomi che non mi commuovono più Sarò l'ideale dei poeti L'amante dei ladri e dei vagabondi Non voglio una famiglia Che costringa la mia libertà Non voglio un marito geloso e volgare, noioso e violento Io non voglio dare niente alla mia specie Io non voglio dare niente alla mia patria Mi basta amare me stessa Nuda davanti allo specchio Nuda dentro la vasca da bagno Nuda tra le braccia di chi mi piace E chiamatemi pazza Chiamatemi troia e perversa Sono vecchi nomi che non mi commuovono più E chiamatemi pazza Chiamatemi troia e perversa Sono vecchi nomi che non mi commuovono più Sarò l'ideale dei poeti L'amante dei ladri e dei vagabondi L'altra sera mi sono spogliata davanti allo specchio e mi sono guardata La mia pelle chiara e dolce, il mio ventre liscio Sembrava modellato da un'artista Ho desiderato rovesciare quel corpo sul letto e baciarlo tutto Ed avrei tanto voluto che quella bellezza fosse immortale Si avrei tanto voluto che quella bellezza fosse immortale E questa è la canzone del mio libero amore Io salgo dall'inferno per cantarla sotto il sole E questa è la canzone del mio giovane amore Io salgo dall'inferno per cantarla sotto il sole