E allora sognò Atene E la sua bocca spalancata E la sua mano da riscaldare E la sua vita stonata E quel suo mare senza onde E la sua vita gelata E allora sognò Atene Sotto una nevicata Guardalo come cammina Ballerino di samba E come inciampa in ogni spigolo Innamorato e ridicolo Come guida la banda Come attraversa la strada Senza una gamba Portami via da questa terra Da questa pubblica città Da questo albergo tutto fatto a scale Da questa umidità Dottoressa chiamata Aprile Che conosci l'inferno Portami via da questo inverno Portami via da qua E allora sognò Atene E l'ospedale militare Ed i soldati carichi di pioggia E un compleanno da ricordare Ed un ombrello sulla spiaggia E un dopoguerra sul lungomare E allora sognò il tempo Che lo voleva fermare Guardalo come cammina Lazzaro di Notre Dame Come sta dritto nella tempesta Alla fermata del tram Chiama un tassì si mette avanti Dai Campi Elisi alla Grande Arche Gambadilegno avanti avanti Avanti marsch!