"...Da molte ore la notte è calata, La neve copre cime lontane, Sfumature di rosso dipingono il terreno E ora il desiderato silenzio risale. Il fiato condensa formando nuvole che Mi ricordano quel che sarò all'albeggio. Ecco, la prima luce compare all'orizzonte. Devo andare..." Fuochi alti nel cielo suonano la melodia, Da forte a velato il mio passo è costante, È ormai dimenticato il motivo Ma ora indietro non posso più ritornare. SOLE, padre di alba e tramonto Risplendi ancora un'ultima volta e riscalda Ciò che mi resta, Con il tuo soffio salirò soave nell'aere. Come falco accarezzerò l'empireo Il ghiaccio si tinge di un porpora acceso E come seta brillano gli occhi del fiume. Solo, in ginocchio, apro la strada al passato Lontano sarà quel che vedevo ma ora non Posso neanche sognare Ma ecco, Il fuoco mi bacia, ed io comincio come tanti a brillare.