I gatti sono animali strani Divini e magici per gli egiziani Son laureati in filosofia E l'egoismo è loro gran virtù La confidenza non la danno a nessuno E se del caso azzannano la mano La notte in loro scorre come un fiume E in uno scatto non ci sono più Poi escono di colpo dalle tenebre Come fa di tra le quinte un attore celebre Son pronti a sguainare gli unghielli crudeli Come le tigri lontani parenti infedeli Passeggiano tra i libri e sulle nuvole Ed hanno parti attive nelle favole Tra streghe e maghi con sussiego girano E snobbano chi dice che non amano Sì, certamente sono narcisisti E traditori più di quanto basta Atteggiamenti c'hanno, vescovili E sanguinari cuori, mai servili E molto strabica hanno la coscienza Un occhio guarda il cuoco all'apparenza Poi mentre fanno finta di dormire L'altr'occhio osserva dove sta il ragù Ma se dovessi dar fiducia al prossimo Oppure a questo ingannatore massimo Mi fiderei dell'animale esotico Almeno so ciò che mi attenderà