Eh, già Né ricchi, né poveri, siamo nati nel mezzo Io e mio fratello, sul letto a castello Casa umile fuori, tirata a lucido dentro Quando me ne sono andato m'è rimasto l'accento Dialetto del nord, con la cadenza di giù La polenta e il salame, col kebab e il couscous Quando penso a lei mi manca, non per la Costa Smeralda Ma per ogni estate la vacanza dai parenti del sud Non è il politico che dice, "Prima gli italiani" Non conta se ci nasci, conta se la ami Non è farsi i selfie con la Ferrari È un bambino che si sente Valentino, mentre schiaccia sui pedali Non è il saluto a braccio teso allo stadio È Samantha che ci crede e arriva fino allo spazio Non è l'abito firmato d'alta moda È mio padre che ha firmato le cambiali per i miei libri di scuola È il primo bacio dato un pomeriggio al luna park Ti fai il caffè più buono anche nei peggiori bar E quando vado via so che lei rimane dentro me È una canzone di De Andrè So a memoria le parole, neanche so perché Questa è l'Italia per me Questa è l'Italia per me Questa è l'Italia per me Graffiti come sfondo, nato in una frazione di Milano Cresciuto in una frazione di secondo Le tipe truccate come commesse di Moschino E noi per piacere a loro truccavamo il motorino Il tricolore impolverato appeso in bidelleria Ogni ricordo è una boccata d'aria di periferia Quando non si andava a scuola per gli scioperi Il primo corteo che mi torna in mente con l'odore dei fumogeni Guardavo i figli ricchi col Montgomery pensando Non possono permettersi il lusso di essere poveri Non è il clientelismo di chi salta le file Ma è mia nonna che quando fa i conti parla ancora in lire Sono le tende di Emergency e la strada di Gino Non è Gianluca Vacchi e i calciatori da giardino Non è il centro commerciale costruito con l'appalto Ma il centro sociale che mi ha dato voce sopra un palco È il primo bacio dato un pomeriggio al luna park Ti fai il caffè più buono anche nei peggiori bar E quando vado via so che lei rimane dentro me È una canzone di De Andrè So a memoria le parole, neanche so perché Seh, non è il pusher di quartiere con il poster del padrino È mia mamma col santino di Falcone e Borsellino Non è una volta all'anno, tifare la nazionale È la tua squadra di calcetto che arriva in semifinale Da ladri di bicicletta a ladri di mazzette E forse più che un antifurto servirebbe un antifurbo Per me rimarrà la penisola che non c'è La amo e la odio Questa è l'Italia per me È il primo bacio dato un pomeriggio al luna park Ti fai il caffè più buono anche nei peggiori bar E quando vado via so che lei rimane dentro me È una canzone di De Andrè So a memoria le parole, neanche so perché Questa è l'Italia per me Questa è l'Italia per me Questa è l'Italia per me