Un'oca che guazza nel fango Un cane che abbaia a comando La pioggia che cade e non cade Le nebbie striscianti che svelano e velano strade Profilo degli alberi secchi Spezzarsi scrosciante di stecchi Sul monte, ogni tanto, gli spari E cadono urlando di morte gli animali ignari L'autunno ti fa sonnolento La luce del giorno è un momento Che irrompe e veloce è svanita Metafora lucida di quello che è la nostra vita L'autunno che sfuma i contorni Consuma in un giorno più giorni Ti sembra sia un gioco indolente Ma rapido brucia giornate che appaiono lente ♪ Odori di fumo e foschia Fanghiglia di periferia Distese di foglia marcita Che cade in silenzio lasciando per sempre la vita Rinchiudersi in casa a aspettare Qualcuno o qualcosa da fare Qualcosa che mai si farà Qualcuno che sai non esiste e che non suonerà Rinchiudersi in casa a contare Le ore che fai scivolare Pensando confuso al mistero Dei tanti "io sarò" diventati per sempre "io ero" Rinchiudersi in casa a guardare Un libro, una foto, un giornale E ignorando quel rodere sordo Che cambia "io faccio" e lo fa diventare "io ricordo" ♪ La notte è di colpo calata C'è un'oscurità perforata Da un'auto che passa veloce Lasciando soltanto al silenzio la buia sua voce Rumore che appare e scompare Immagine crepuscolare Del correre tuo senza scopo Del tempo che gioca con te come il gatto col topo Le storie credute importanti Si sbriciolano in pochi istanti Figure e impressioni passate Si fanno lontane e lontana così è la tua estate E vesti la notte incombente Lasciando vagare la mente Al niente temuto e aspettato Sapendo che questo è il tuo autunno Che adesso è arrivato