Una voce più forte dell'altra parlò dal balcone Una folla più grossa dell'altra decise il da fare E venne il tempo che questo paese fu di un solo colore Una riga più dritta dell'altra chiuse il confine Due ballerini si ferirono i piedi sopra un filo di spine Con una gamba più zoppa dell'altra provammo a fuggire Con la pelle di un altro colore mischiammo le vene Trovati, battuti e portati sopra un campo di neve E il sangue cadendo sembrò dello stesso colore Fu per paura dell'esecuzione o per il dolore Che con un braccio più freddo dell'altro stringevo il mio amore Lei mi disse "Se hai freddo, fra le mie gambe c'è ancora calore" Cominciammo a fare l'amore davanti ai soldati Lei disse, tremando "Che vedano come son nati, Che vedano gli esseri umani come son nati" Con gli occhi negli occhi dell'altro andammo a vedere Due lastre di ghiaccio lasciate dalla bufera Improvvisamente travolte dai primi raggi della primavera Il soldato più orbo dell'altro prese a mirare E quello più monco dell'altro era pronto a sparare Ma il soldato più muto di tutti si mise a parlare: "Fermi, abbassate i fucili, guardateli bene, Si lamentano l'uno con l'altro, Son tutti contorti, ecco che cadono a terra, guardate, son morti" L'aquila vide la serpe strisciare la neve I soldati, in fila per uno, se n'erano andati, Noi invece eravamo appena venuti, appena rinati