Di foglie bagnate al mattino Di campi e di vino è la tua città Di pallidi visi imbronciati Col sole rinati Di chierici lenti e malconci Di case e di ponti è la tua città Di rocce dal freddo contorte Col sole risorte Ma non so dirti com'è Non so dirti com'è Svegliarsi al mattino E saperti vicino. Di strade coperte di neve Di terra mai lieve è la tua città Di mesi passati a guardare L'inverno passare. Di notti che durano giorni Di andate e ritorni è la tua città Con quell'equilibrio scostante Di chi ride e poi piange Ma non so dirti com'è Non so dirti com'è Svegliarsi al mattino E saperti vicino. Posso solo dirti com'è Posso dirti com'è Stare fuori se piove E non voler stare altrove. Hai preso per sentieri incerti E l'arrivederci dalla tua città Che sa quanto vano è aspettare Chi non vuole tornare