(Parole e musica di Massimo Bubola) A volte i salici cantano sottovoce Lungo le rive del fiume Raccontano la storia di chi non c'è più Oggi piangono Roger, Roger McClure. Ancora bambino dovevi lottare Contro il destino e la fame Sei arrivato a Dublino, a piedi dal sud Con solo il tuo nome: Roger McClure. Un fiore selvaggio cresciuto così, Senza un consiglio, un rifugio Il figlio di tutti e di nessuno eri tu Il tuo nome era Roger, Roger McClure. Né carezze di madre, né il consiglio di un padre La tua casa era un pub diroccato Tu e la giovane banda dormivi laggiù Il tuo nome era Roger, Roger McClure. Un fiore selvaggio cresciuto così Tra l'immondizia e la strada Eran furti e rapine la tua gioventù Il tuo nome era Roger, Roger McClure. - Ehi, ragazzo, attento a te Te la faremo pagare! - Gridarono gli uomini vestiti di blu - Sappiamo il tuo nome: sei Roger McClure! - Un fiore selvaggio cresciuto così Senza un amore, un rifugio Il figlio di tutti e di nessuno eri tu, Il tuo nome era Roger, Roger McClure Prelevato una notte, linciato laggiù, Il tuo nome era Roger, Roger McClure Il tuo nome era Roger McClure