Lo speaker alla radio si lamenta a squarcia gola Che c'è un nuovo sceriffo in città Una notizia di sfuggita, tra una canzone e l'altra Lui è un uomo buono la pistola non ce l'ha Ha costruito un muro, nessuno lo attraversa Chef raffinato, sempre le mani in pasta Se la prende con la stampa o con quello che ne resta E chi non si fidava adesso invece gli da retta Perché lui sapeva bene come parlare loro Amico dei soldati e dei cercatori d'oro Iniziate dal villaggio, al calar del sole Li ci troverete solo bambini e donne sole Non serve mirare se loro hanno le frecce E tu gli spari col cannone E mi sento bene, si mi sento bene Si mi sento bene, quando scopro che Qualcuno ancora piange E mi sento bene, si mi sento bene Si mi sento bene, quando scopro che Qualcuno ancora piange Con le palle in mano davanti alla televisione Non vedo confine tra violenza e leggittima reazione Sembra non ci sia una reale convinzione Ma urlo in ogni istante cosa cazzo penso della questione Viva la tradizione, divorzio all'italiana Il papa è comunista, la legge è contraria Ci vuole il documento se vuoi avere ragione Per la tua dignità invece aspetta alla stazione Perché questo è il segnale per il mio battaglione Questa è la rivoluzione voluta dal nostro signore Dal nostro signore... E mi sento bene, si mi sento bene Si mi sento bene, quando scopro che Qualcuno ancora piange E mi sento bene, si mi sento bene Si mi sento bene, quando scopro che Qualcuno ancora piange Siamo tutti vicini al nostro imperatore Lui è come noi, ha la soluzione Perché questo è il segnale per il mio battaglione Questa è la rivoluzione voluta dal nostro signore Amen... Amen... Amen... Amen... Amen