Il tempo è un stronzo Che ne dice così tante Che a un certo punto non c'è spazio Per ricordare E tu mi porti il cuore a un ristorante che Si ubriaca davanti all'orizzonte Di cui parli, che mi parli Mhh Io uno testardo come L'Henry Di Adam Sandler Con i vhs ogni giorno A dirti le promesse Che ti mettevi solo in mezzo al pane che Si inzuppa dentro al mare di risposte che Tu narri, Ma di che parli? Sei una tempesta di parole Sotto cui ormai non porto Neanche più l'ombrello TU, Sei una macchina rossa Che sfreccia tutte le volte Che Tocca a me e parlo, tu Sei il mare che mi picchia Su uno scoglio incazzato ad agosto Che mi aspetto, da cui non scappo e Che con affetto Mi toglie tutto quanto Mi vanno in fiamme Gli occhi solo a ripensarci Sento la rabbia mettermi Pensieri strani E a me non lasci neanche Il diritto di calmarmi Citofoni con le buste Piene di fantasmi Ma tu vuoi il bene, Il mio bene così bene che Ripari le tue crepe Con i pezzi che trovi di me Non riesco a farmi neanche Un tiro ad una sigaretta Che questa testa non sta mai zitta, Più vai veloce e più fa fitta Questa ragione che mi impicca Sei una tempesta di parole Sotto cui ormai non porto Neanche più l'ombrello TU, Sei una macchina rossa che sfreccia Tutte le volte Che Tocca a me e parlo, tu Sei il mare che mi picchia Su uno scoglio incazzato ad agosto Che mi aspetto, Da cui non scappo e Che con affetto Mi toglie tutto quanto Sei una vertigine Che sfotte tutti i passi miei Ogni volta che riparto, tu Sei una prigione Senza luce in cui perdo la forza Che c'è in un sorriso, tu Sei lo schiaffo Che si rischia Quando giochi quel coraggio mai avuto Che mi aspetto, Da cui non scappo e Che con affetto Mi toglie tutto quanto C'è il mio cuore che galleggia qui difronte Urla con tutta l'aria che si porta dentro Sono più stronzo io che ti perdono Che Tu girato mentre sa affogando E che mi dice non stava ascoltando CON AFFETTO Sei una tempesta di parole Sotto cui ormai non porto Neanche più l'ombrello TU, Sei una macchina rossa Che sfreccia tutte le volte Che Tocca a me e parlo, tu Sei il mare che mi picchia Su uno scoglio incazzato Ad agosto che mi aspetto, Da cui non scappo e Che con affetto Mi toglie tutto quanto Sei una vertigine Che sfotte tutti i passi miei Ogni volta che riparto, tu Sei una prigione senza luce In cui perdo la forza Che c'è in un sorriso, tu Sei lo schiaffo che si rischia Quando giochi quel coraggio mai avuto Che mi aspetto, Da cui non scappo e Che con affetto Mi toglie tutto quanto