Guardare le stelle non è come leggere il giornale Quello che vuoi ci puoi trovar Certo, cercarlo dovrai Se penserai che di poesia non c'è verso, non c'è traccia La vita, si sa, spesso non va Dove tu pensi che sia Ti ho cercata, ma ti ho trovato dentro a un vecchio bar L'ora non era buona Ho chiacchiere da parrucchieri, muratori, carpentieri Bimbi che vanno alle scuole Una mamma distratta ci guarda Dio, come sei bella alla luce dell'alba Su, usciamo dal caffè Che avrei bisogno di un po' d'aria fresca e di fumare Certo che sono qui per te Chi altro sarei mai venuto a cercare a quest'ora Le mani son mani di ghiaccio e i tuoi occhi Occhi di una che ha pianto Tanto Tanto Ma come si fa quando non si ha che una strada da tentare? Girare non puoi, tornare, guai! Perso fra mille "semmai" "Perché mi cerchi? Dove mi porti?" Tesoro, ti cerco perché Quando non ti cerco non so che altro fare di me Cerco il poeta che un tempo mi portava a spasso e giocava con me Dentro a una città Che ha dimenticato che non sa come si dice grazie Fredda di settembre, gelida in aprile Chiusa nella sue stanze, ma Com'era bello vederti danzare di primo mattino sotto il temporale Su, rientriamo nel caffè Che avrei bisogno di vino e di starti ad ascoltare Certo che pago io per te, ma poi Torniamo veloci per strada a cantare Canzoni che ho imparato a odiarle Ma in fondo qualcuno dovrà pur cantarle Guardare le stelle non è come leggere il giornale