L'estate è finita ed i bar sono chiusi per ferie Chi ci ha una donna sta in casa e affitta videotape ultima serie Ė una sera senza insegne luminose, Giallo di semaforo e nessuno per strada Con le ore che passano adipose ed il silenzio è una punta di spada Accendo l'autoradio e cerco musiche solari Guido piano e fumo qualche cosa girando senza itinerari Non posso non pensare no a come tutto era così diverso Quando le sere si accendevano improvvise Ed io un pianeta al centro dell'universo E tu, davanti a me e un cielo rosso su Roma E tu sopra di me, criniere al vento ed i polmoni Gonfi di suoni d'Africa, di riti antichi ancora nuovi Ed ali grandi di cicogne e schiuma a conquistar la spiaggia Ed esplorarti sconfinando liberandoci e la pioggia Ed asciugarsi, respirare, riconquistarsi, farsi male Succhiarsi il sangue e poi sbarcare come un marine sopra il tuo cuore E mi piaceva davvero pettinarti i capelli Quei miliardi di diavoli neri, la punta estrema dei tuoi pensieri Come eravamo diversi, più buoni o forse più sognatori Noi dentro camera persi e tutto, tutto il mondo fuori E tu, davanti a me e un cielo rosso su Roma E tu sopra di me ciurma festosa di pirati Che irrompono in coperta e cantano, sole in faccia ed ubriachi E ancora tu sopra di me e un'estasi di mani e fianchi E schiene vellutate e ancora riccioli cadono pesanti E praterie di seta, battiti leggeri d'ali Luce di coda di cometa e trasparenti i tuoi fondali Ed asciugarsi, respirare, riconquistarsi, farsi male Succhiarsi il sangue e poi sbarcare come un marine sopra il tuo cuore Ed asciugarsi, respirare, riconquistarsi, farsi male Succhiarsi il sangue e poi sbarcare come un marine sopra il tuo cuore