Diana è accecata Marte è ferito, fortuna volteggia sul filo spinato. La daga e la toga la mano del fabbro che forgia la lama per quella del sarto. Vesta è fuggita Saturno è ubriaco, ricchezza riposa vicino alle ortiche. Il fumo e la brace la mano sul fuoco che infiamma la fame sfuggente del gioco. Datemi un mercato e mille schiavi da frustare Dammi un lupanare e mille eunuchi da sfruttare Rit: CAVE CANEM... NEL NOME DEL PADRONE CAVE CANEM... L'AVANZO è GARANTITO CAVE CANEM... FEDELI ALLA CATENA Giunone è incazzata Cupido è castrato, bellezza che batte sul viale del tempo. La fola e la storia la bocca cucita che intreccia memorie in gomitoli d'oro. Minerva è impazzita Mercurio è malato, ragione è distesa all'ombra in giardino. Il viaggio e il miraggio imparò l'artigiano a barattare il diritto in cambio di un premio Datemi un' arena e mille bestie da sbranare Datemi un banchetto e mille bocche da sfamare Rit: CAVE CANEM... NEL NOME DEL PADRONE CAVE CANEM... L'AVANZO è GARANTITO CAVE CANEM... FEDELI ALLA CATENA CAVE CANEM... TU CHE STAI SULLA SOGLIA CAVE CANEM... è LA SUA DIMORA CAVE CANEM... TU SIA IL BENVENUTO CAVE CANEM, CAVE CANEM, CAVE CANEM