I morti maturano, il mio cuore con essi. Piet? i se nell'ultimo umore ha la terra. Muove nei vetri dell'urna Una luce d'alberi lacustri; Mi devasta oscura mutazione, santo ignoto: Gemono al seme sparso larve verdi. Il mio volto? oro primavera. Nasce una memoria di buio In fondo a pozzi murati, un'eco di timpani sepolti: Sono la tua reliquia patita Desiderio delle tue mani bianche Nel buio della fiamma: sapevano di polvere e di morte. Erano subito di neve, cosi' le parole: Un po' di luce, e poi la nebbia e gli alberi, E noi fatti d'aria al mattino. Ancora un calice di profumo mi spezzava le mani, Quando la luce accendeva il crepuscolo Sull'altare del silenzio E con piccole ali di cristallo Io solo sfioravo la soglia di questo dolore