È tanto tempo che pensavo che Nelle notti insonni dentro me "E questo mondo non fa più per me E questo posto non fa più per me" Quando il mondo cambiò lo sfondo All'improvviso qua arrivasti te E chi sei? Mi dai tutto quello che non ho Le nubi volan come foglie fra i cieli scarlatti E il buio cola come olio fra strade e palazzi Invade e tinge i dettagli col nero I ritagli di cielo ritratti sul vetro Ed ogni cosa muta forma quando cala il sole O forse proprio muta forma e non sono le ombre E la città che ora chiude i suoi occhi Le luci fra i blocchi, fioriscono Echinopsis E Chiara gira e no non riesce a dormire Là nell'ansia che le cresce lei esce in cortile E là alle 2 del mattino cerca un'anima affine Le vie buie e il destino che ne mesce le vite Lei vaga sola tra i solchi di viali e luci Gli assoli dei lampi, liuti chiassosi, richiami muti Dove buio cupo gravita sui muri Sale col fumo e ingravida le nubi E Chiara avanza, ogni tanto s'incanta La strada la guarda e le parla di panta rei Attende l'alba ed un'anima calda Che sappia cullarla e portarla alla fase REM Guarda le luci alle finestre e suona i campanelli Lei parla al popolo del regno dei rimasti svegli Entra nel caldo degli interni degli appartamenti E c'è una folla di diversi tutti ad occhi aperti È tanto tempo che pensavo che Nelle notti insonni dentro me "E questo mondo non fa più per me E questo posto non fa più per me" Quando il mondo cambiò lo sfondo All'improvviso qua arrivasti te E chi sei? Mi dai tutto quello che non ho Ora c'è un lume là in terrazza tra le case nuove E dall'interno una ragazza canta mentre piove Ha in braccio la sua bimba, l'allatta ogni due ore Mette le bucce delle arance sul termosifone C'è un vento forte che parla alle tegole Là dietro alle tende una donna che attende Ne aspetta il marito partito a settembre Quindi cuce fino all'alba poi disfa Penelope Passato il ponte c'è una luce in fuga da un balcone Dentro alla casa c'è un pittore che dipinge ore Lei non c'è più da luglio e lui la vede al buio E prende sonno solamente quando torna il sole Una finestra illuminata al terzo piano in centro Una ragazza assiste il padre con lo sguardo perso Una carezza sulla guancia li riporta al tempo Di quando lui la sollevava ridendo E ancora cento poi mille di queste luci Quei barlumi dietro agli usci rinchiusi nei loro gusci sono Moltitudini di-di-di solitudini che attendono Un'alba che scaldi e li illumini Poi giunse quella strada con gli occhi di rugiada E lei lo vide che suonava in metropolitana "Tu attraversa le notti con me" E mentre lui cantava il buio diradava Sai la notte è una lotta, è una forma di arte Che ognuno combatte per trarne, farne parte La Luna in contatto con tante, quante altre Lei chiude il suo viaggio fra braccia calme e calde E chiudere gli occhi e dormire all'istante E non le serve più un farmaco o un mare di carte E non le serve un oppiaceo a sedare le ansie Ora le basta un abbraccio ed un paio di palpebre È tanto tempo che pensavo che Nelle notti insonni dentro me "E questo mondo non fa più per me E questo posto non fa più per me" Quando il mondo cambiò lo sfondo All'improvviso qua arrivasti te E chi sei? Mi dai e tutto quello che non ho È tanto tempo che pensavo che Nelle notti insonni dentro me "E questo mondo non fa più per me E questo posto non fa più per me" Quando il mondo cambiò lo sfondo All'improvviso qua arrivasti te E chi sei? Mi dai tutto quello che non ho